Chi siamo

BENVENUTI SU PIEDI PESANTI


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www.piedipesanti.com

 

Se vi state chiedendo come risolvere alcuni problemi di salute e Google vi ha reindirizzato qui, ci dispiace; siete nel posto sbagliato. Piedi Pesanti nasce da una forte passione per i motori, e ogni motore che si rispetti merita un piede pesante che sia pronto a esprimere tutto il suo potenziale. Il numero delle ruote non è rilevante alla nostra causa, l’importante è riuscire a trasmettere a tutti gli appassionati ciò che pensiamo e proviamo quando siamo alla guida. Non serve aggiungere altro, allacciate le cinture e lasciatevi trasportare in questo circuito ricco di curve e passione.  

 

Ermanno Ceccherini

@ermanno_ceccherini

Il mio nome è Ermanno e la prima cosa da sapere su di me è che ho un’insaziabile fame… di motori da quando, a 3 anni, mio padre mi tenne in braccio al posto di guida di una Fiat Coupé 16v Turbo. Qualche anno dopo mi ritrovavo in sella alla mia prima motocicletta, una pit bike, una di quelle che si mettono in mano ai ragazzini. Sono bastati pochi metri per capire che anche il mondo delle due ruote faceva parte di me; altrettanti per rendermi conto che l’asfalto ha una consistenza tale da non lasciare scampo alla pelle. Primo giorno, prima caduta, primi incoraggiamenti da chi oggi mi guarda da lassù a risalire in sella.

Gli anni passano, e oggi che di auto e moto ne ho viste e provate parecchie, ho sviluppato nel tempo uno strano senso critico, sarà forse perché tra le mani ho sempre qualche intrigante youngtimer? Questa è una parte di me, tanto altro lo leggerete nei vari articoli.

 

Luca Santarelli

@Luca_thetravelguy

Sono Luca, Piede Pesante degli anni ’80. Da bambino volevo fare il ferroviere, il “guidatore di auto” o il pilota di F14.

Mi piace tutto quello che ha un motore e fa rumore (anche le bici però) tanto che, di usare cose a motore rumorose, alla fine ne ho fatto una professione. Mi piace anche viaggiare, suonare la chitarra elettrica, fare le foto e cucinare con il barbecue. Mi sto attrezzando per raccontarvi anche le due ruote.

Non mi piacciono i semafori, il sottosterzo, gli scarichi finti e soprattutto quando arrivi al Bar per fare colazione e sono finiti i cornetti!  

 

 

Mauro Conte

@maurob302

La prima auto di cui ho memoria è un’Alfa 33, 1.3 boxer, ed è colpa sua se ogni sera i miei genitori dovevano fare svariati giri di quartiere per farmi addormentare, se sono diventato appassionato di auto e peggio ancora, ingegnere. Infatti quella per le quattro ruote è una disgrazia per il portafoglio ed ingegneria, si sa, per diottrie e cuoio capelluto. Una bella combo.

Sono su Piedi Pesanti per crescere e vivere l’auto più da vicino perché non si smette mai di imparare anzi, più si sa e più si sa cosa non si sa. Oltre la passione per le auto strimpello la chitarra, gusto birra e nerdo al PC. Mi irritano la trap, i “buongiornissimo kaffeeeeeee” ed i confronti Pandino VS *qualsiasi auto che costa 100-1000 volte tanto* (seriamente, basta).

 


Riccardo Rolfi 

@rickyrolfi9

Mi chiamo Riccardo, sono un gran appassionato di motori e fotografia. Fin da piccolo mio padre mi ha tramandato la passione per le automobili con la sua Lancia K 2.0 turbo e ora senza motori non vivo! Amo intraprendere viaggi alla scoperta di nuove mete. Ho fatto delle mie passioni un lavoro, quindi preparatevi che ne vedrete delle belle!

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Alessandro Barbarini

Il ricordo confuso degli albori della mia passione si mischia alla coca cola rovesciata sui sedili di una Uno 60 S. Tra le mie gambette e la radio a cassette assieme a un sorriso che dice “non preoccuparti, succede”, in una torrida estate dell’inizio degli anni 80 sulla costa adriatica. Nel mangianastri suonava “Costa dell’Est” dei Nomadi. Non c’era l’aria condizionata, i vetri elettrici, l’autoradio e a 130 orari iniziava a diventare una faccenda seria. Ma non mancava la sensazione di essere felice. “Buongiorno, mi dà la ricevuta?” Quante volte al casello l’ho sentito dire e quante volte sorrido guardando il telepass con nostalgia, anche se è comodo e ti evita la fila.

Mi piace l’odore della strada e i suoi rituali,il sorriso a tarda ora nel chiedere un caffè al banco, il volto di chi viaggia, che è sempre una scoperta.

Odio i parcheggi (e sono anche consapevolmente impedito), lo start&stop e i freni a mano a tasto. Sto cercando di adeguarmi al nuovo volto dell’auto,farcito di tecnologia e automatismi, che ci ha tolto il sudore e la fatica, ma forse anche un pò di sentimento. Sentimento che cerco di ritrovare in ogni viaggio,aiutandomi con i ricordi e la fantasia.