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Audi TT S-Line Competition Plus: carattere e performance

L’ultima news della casa dei quattro anelli vede come protagonista l’Audi TT S-line Competition plus. Il marchio tedesco presenta infatti un inedito pacchetto di accessori e personalizzazioni per la sua coupé. Nello specifico parliamo dei modelli equipaggiati con il 2.0 TFSI S Tronic da 245 cv sia in versione roadster che coupé. È dal lontano 1998 che Audi investe su questo modello credendoci anche quando gli analisti le davano torto. Alla fine la casa tedesca ha avuto ragione, perché la TT è tuttora una vettura prestigiosa e ambita. Non sarà il modello più venduto, eppure fa la sua parte conquistando ogni anno nuovi appassionati.

Audi TT S-Line Competition plus

Ecco allora che dalle parti di Igolstadt hanno pensato bene di creare questa Audi TT S-line Competition plus. Questo equipaggiamento è concretamente la fusione del pack S-line exterior e del pack look nero. Il primo vede il classico logo S-line, prese d’aria laterali, un paraurti specifico, la griglia a nido d’ape, e lo splitter anteriore più pronunciato. Il pack look nero invece riveste alcune superfici donando ulteriore grinta all’insieme. Spiccano infatti la cornice del single frame anteriore, le minigonne, le prese d’aria e l’estrattore. Non mancano alla lista del pack nero neanche gli specchietti e i terminali di scarico, nonché, per la roadster, la capote in tessuto nero. Insomma un equipaggiamento che non rinuncia a una dose importante di carattere.

Audi TT S-Line Competition plus

Audi TT S-Line Competition plus non vuole farsi mancare nulla

I più esigenti inoltre potranno beneficiare dei cerchi da 20” a richiesta al posto dei 19” di serie che al dire il vero sono già abbastanza generosi. In un tripudio di nero non può mancare un tocco di colore: questo arriva dalle pinze dei freni verniciate di rosso. Anche l’interno non vuole rinunciare alla sua dose di accessori e personalizzazioni. Troviamo infatti i sedili S-line rivestiti in pelle e alcantara che enfatizzano l’effetto dark che questa Audi TT S-Line Competition plus vuole trasmettere. Inoltre a richiesta gli stessi sedili possono essere rivestiti in pelle Nappa con cuciture rosse o blu a contrasto. Pelle anche su parte del tunnel centrale, sui poggia braccia, e sul volante S-line “appiattito” in basso e con il classico marcatore rosso o grigio tipico delle auto da corsa.

Audi TT S-Line Competition plus
TTS Competition con interni simili a quelli della Audi TT S-Line Competition plus ancora “inediti”

Presente di serie il virtual cockpit da 12,3 pollici, la finitura zigrinata della plancia e l’alluminio opaco spazzolato che può però esser sostituito dal carbonio. A richiesta ma comunque disponibili i fari led matrix, che modificano il fascio luminoso e la sicurezza in condizioni avverse. Ma si sa, S-Line e TT sono anche sinonimo di accortezze meccaniche che influiscono attivamente sulla dinamica di guida e sulle prestazioni. Parliamo per questa Audi TT S-line Competition plus di assetto ribassato di 10mm, e del classico Audi valvelift System che modifica la corsa delle valvole di scarico.

Audi TT S-Line Competition plus
Audi TTS Competition esteticamente molto simile alla Audi TT S-Line Competition plus di cui ancora abbiamo poche foto

Dati alla mano anche il motore non delude.

È bene ricordare inoltre che l’Audi TT S-line Competition plus sarà disponibile anche in abbinamento alla trazione integrale Quattro e in diverse colorazioni particolari come il Blu Turbo, il Rosso Tango, il bianco Ghiccio. Esclusivo e per la prima volta presente su TT il Grigio Chronos che farà felici molti amanti dei colori “particolari”. Insomma anche questa volta Audi ha fatto centro, e ne sono conferma i dati del 2.0 TFSI da 245cv capace di spingere la TT a 250km/h toccando i 100km/h in soli 5,8 sec che diventano 6 per la roadster. Senza dimenticare inoltre che l’impeccabile S-tronic sfrutta al meglio la coppia di 370nm consentendo al guidatore di beneficiare sempre dello sprint giusto. Prezzi e commercializzazione nel primo trimestre del 2021. Rimaniamo in attesa di ulteriori news per capire il vero interesse che si cela dietro questa versione particolare di Audi TT.

Ermanno Ceccherini

Quando è tempo di presentazioni sono sempre un po’ perplesso. Presentarsi può essere una banalità, una prassi semplice e quasi automatica se la si fa istintivamente e senza troppi pensieri. Pensate a quando vi presentate con qualcuno e 10 secondi dopo nessuno dei due ricorda il nome dell’altro. Ma se la presentazione ha un significato più profondo e fa parte di una relazione che si spera essere poi duratura, allora le difficoltà salgono. Ed è questo il caso. Ma va fatta, e allora... Mi presento. Il mio nome è Ermanno è la prima cosa da sapere su di me è che ho un’insaziabile fame... di motori. Ricordo nitidamente il momento in cui questa mia passione è sbocciata. Ero lì, avevo poco meno di 3 anni, e le gambe di mio padre erano il collegamento tra me e una sgargiante Fiat Coupè 16v Turbo. Tenevo con forza lo sterzo tra le mani ed ero affascinato da quel mondo tanto vicino quando misterioso. Qualche anno dopo mi ritrovavo in sella alla mia prima motocicletta, una pitbike, di quelle che si mettono in mano ai ragazzini, e io, poco più che poppante mi troviamo nuovamente difronte a un amore incondizionato per qualcosa che non conoscevo. Sono bastati pochi metri per capire che anche il mondo delle due ruote faceva parte di me; altrettanti per rendermi conto che l’asfalto ha una consistenza tale da non lasciare scampo alla pelle. Primo giorno, prima caduta, primi incoraggiamenti da chi oggi mi guarda da lassù a risalire in sella. E così ho fatto. Da allora non ho più assaggiato l’asfalto, ma continuo ad assaporare il vento in faccia e quel senso di libertà che solo le due ruote sanno darmi. Una decina di anni dopo sono arrivati i 18. Li aspettavo con ansia ma solo perché sapevo che con loro sarebbe arrivata la patente. Tra le mani una MiTo con così pochi cavalli da far sembrare la Coupè una supercar, eppure la legge non mi permetteva di guidare altro. Gli anni passano, e oggi, che ne ho 26, di auto e moto ne ho viste e provate parecchie. Ho sviluppato nel tempo uno strano senso critico. E per critico non intendo tanto la capacità di giudicare quanto piuttosto una ingombrante vena polemica che spesso mi spinge a gettare fango sulle auto moderne. Sarà forse perché tra le mani ho sempre qualche intrigante youngtimer? Chissà, questa è un’altra storia. Questa è una parte di me, tanto altro lo leggerete nei vari articoli. Benvenuti su Piedi Pesanti !

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