Osservando la Benelli TRK 502X mi viene spontaneo pensare che sia la moto giusta al momento giusto. Il marchio pesarese nel tempo ha sempre sfornato modelli ben fatti e mai banali. In un periodo non molto lontano aveva in gamma oggetti esclusivi come le Tornado Tre e Naked, sicuramente destinate a rivalutarsi nei prossimi anni. Il mercato odierno però ha delle esigenze diverse e Benelli è stata abile a ricavarsi un suo spazio a suon di qualità e convenienza. Andiamo per gradi.

Nutrivamo da mesi una sana curiosità di provare la Benelli TRK 502X; le sue carte vincenti e il suo prezzo concorrenziale ne hanno fatto una delle moto più vendute in Italia. L’occasione giusta si è palesata solo di recente con una bellissima Benelli TRK 502X di colore bianco nella versione 2021. A prima vista ricorda molto le concorrenti più blasonate e costose. Osservandola sono inevitabili i paragoni con BMW GS e compagnia bella, paragoni che però hanno poco spazio perché il listino pende nettamente a suo favore. Cosa dite? Che costerà almeno 12-13 mila euro? Niente di più sbagliato. Ne bastano soli 6000 per mettersi in garage questa Benelli TRK 502X.

Benelli TRK 502X

Una cifra più che allettante pensando ai contenuti che porta in dote. A stupire subito è senza dubbio la linea. Moderna, affilata, scolpita tra linee tese e una manciata di aggressività. Il becco anteriore profuma molto di italiano e le numerose accortezze aerodinamiche confermano la cura al dettaglio che i tecnici hanno riservato per questa Benelli TRK 502X.  Non è un modello modaiolo per definizione eppure qualche dettaglio farà contenti i più esigenti. Non mancano le luci di posizione a Led, un cupolino ben sagomato che protegge anche le “braccia”, un paramotore solido e due selle comodissime.

Benelli TRK 502X

È arrivato il momento di guidare la Benelli TRK 502X

Salgo in sella con naturalezza; sulle prime temo la sua altezza ma poi realizzo che non è affatto un problema. Sa mettere a proprio agio un po tutti e i comandi facilmente raggiungibili non distolgono l’attenzione dalla cosa più importante: la guida. Equipaggiata con un bicilindrico da 500cc da 48cv scivola nel traffico che è una bellezza. Le potenze in gioco sono sufficienti a tirarsi fuori dall’impaccio cittadino ma non così elevate da impensierire un neofita. Il bicilindrico 4 tempi è sempre fluido, prevedibile, piacevole e mai brusco. Si lascia maltrattare nei momenti più concitati ma sa essere docile e silenzioso quando si cerca una guida rilassata. Non è raro infatti qualche veleggio in sesta marcia anche al di sotto dei 70km/h.

Benelli TRK 502X

A bordo si sta comodi, le sospensioni lavorano bene sulle asperità e non sono pervenute delle reazioni brusche o indesiderate. Se proprio dovessi contestare qualcosa alla Benelli TRK 502X direi che si tratta di qualche vibrazione di troppo quando si forza con l’andatura autostradale. Niente di preoccupante considerando che non vi verrà voglia di strapazzarla troppo spesso, ma sappiate che in autostrada a velocità sostenuta questa “caratteristica” vi terrà compagnia. Alle stesse velocità però si percepisce anche un grande pregio della Benelli TRK 502X: la protezione aerodinamica.

Benelli TRK 502X

Comodità a tuttotondo ma senza rinunce al carattere

È difficile trovare una moto che sia “ovattata” così bene. La cosa sulle prime è stata così marcata e stupefacente che non ricevendo aria sul busto o sulla testa si ha sempre la sensazione di andare più piano del previsto. Bene, anzi benissimo perché una moto così funzionale e sfruttabile deve garantire una protezione da prima della classe. Tutto ciò enfatizza la tanto ricercata comodità che oggigiorno è spesso il fulcro nella scelta di una moto di questo segmento. A questa voce risponde presente anche la comodissima sella (anche quella del passeggero) e una posizione di guida sempre ergonomica e rilassata che però all’occorrenza può facilmente diventare “d’attacco”.

Sella Benelli TRK

A tal proposito ho gradito molto il serbatoio alto, contenitivo anche nelle frenate più brusche, e la distanza (ottimale) tra busto e manubrio. Piccolo appunto che però va a vantaggio della nostra Benelli TRK 502X. I limiti di tenuta, merito di una buona ciclistica e degli pneumatici Metzeler in dotazione, sono molto elevati. In curva anche a velocità importanti è sempre fedele e ben “seduta”. Per i meno avvezzi alle andature sostenute risulterà comunicativa, con dei limiti facilmente percepibili. Questi limiti però “telaistici” sarebbero ben più elevati se spesso, piegando in qualche curva in contropendenza, non facesse capolino il cavalletto centrale.

Benelli TRK 502X

A onor del vero la posizione standard ha ancora un ritorno di qualche cm il che è ottimo considerando che non farà mai da leva o da perno. Sia chiaro, nel corso della prova ciò è successo solo una decina di volte nell’arco di 300km, solo in circostanze in cui avevamo forzato davvero tanto la percorrenza in curva. Questa è però la dimostrazione che limiti a parte la Benelli TRK 502X sa anche strappare più di un sorriso quando affronterete insieme un tratto tortuoso. Negli anni  scorsi qualcuno le aveva contestato un’eccessiva pigrizia del motore, e una marcata sofferenza su tratti in salita. Non abbiamo rilevato nulla di tutto ciò, la versione 2021 mette una pezza ad alcune “criticità” del passato e affina un modello che di per sé è già molto ben riuscito.

strumenti Benelli TRK

Lei è la moto giusta al momento giusto, ne siamo certi

Concludendo, prima che vi spoileri tutto il video, devo ammettere che questa Benelli TRK 502X ci è davvero piaciuta. I controlli elettronici funzionano bene, sono puntuali nel loro intervento e la ciclistica da l’impressione di poter reggere un motore con una cavalleria ben più elevata. Non è un mistero che Benelli abbia in cantiere una versione più performante, ma a questo prezzo la 502X è davvero un best buy. Mi sento appagato da questa prova e rilassato perché non ho mai messo in dubbio la sua sincerità.

Scarico Benelli TRK

Fedele, precisa, sicura ed economica. Ai tempi del Virus siamo alla ricerca di evasione, spensieratezza, sicurezza e libertà. Tutto ciò però ha sempre un prezzo ed ecco che la Benelli TRK 502X si rivela la scelta giusta al momento giusto. Per soli 6000 euro comprate una delle massime espressioni di libertà senza rinunciare a comodità e sicurezza.

Benelli TRK 502X

Con la Benelli TRK 502X non acquisterete la moto più tecnologica o performante presente sul mercato, ma una di quelle con un rapporto qualità prezzo così buono da lasciarvi a bocca aperta. In un clima di restrizioni e vincoli i suoi 160-170 km/h di velocità massima e lo 0-100 coperto in poco meno di 7 secondi non sembrano poi così pochi se paragonati alle grandi avventure che potrete vivere comodamente adagiati sulla sua larga sella. 

Ermanno Ceccherini

Quando è tempo di presentazioni sono sempre un po’ perplesso. Presentarsi può essere una banalità, una prassi semplice e quasi automatica se la si fa istintivamente e senza troppi pensieri. Pensate a quando vi presentate con qualcuno e 10 secondi dopo nessuno dei due ricorda il nome dell’altro. Ma se la presentazione ha un significato più profondo e fa parte di una relazione che si spera essere poi duratura, allora le difficoltà salgono. Ed è questo il caso. Ma va fatta, e allora... Mi presento. Il mio nome è Ermanno è la prima cosa da sapere su di me è che ho un’insaziabile fame... di motori. Ricordo nitidamente il momento in cui questa mia passione è sbocciata. Ero lì, avevo poco meno di 3 anni, e le gambe di mio padre erano il collegamento tra me e una sgargiante Fiat Coupè 16v Turbo. Tenevo con forza lo sterzo tra le mani ed ero affascinato da quel mondo tanto vicino quando misterioso. Qualche anno dopo mi ritrovavo in sella alla mia prima motocicletta, una pitbike, di quelle che si mettono in mano ai ragazzini, e io, poco più che poppante mi troviamo nuovamente difronte a un amore incondizionato per qualcosa che non conoscevo. Sono bastati pochi metri per capire che anche il mondo delle due ruote faceva parte di me; altrettanti per rendermi conto che l’asfalto ha una consistenza tale da non lasciare scampo alla pelle. Primo giorno, prima caduta, primi incoraggiamenti da chi oggi mi guarda da lassù a risalire in sella. E così ho fatto. Da allora non ho più assaggiato l’asfalto, ma continuo ad assaporare il vento in faccia e quel senso di libertà che solo le due ruote sanno darmi. Una decina di anni dopo sono arrivati i 18. Li aspettavo con ansia ma solo perché sapevo che con loro sarebbe arrivata la patente. Tra le mani una MiTo con così pochi cavalli da far sembrare la Coupè una supercar, eppure la legge non mi permetteva di guidare altro. Gli anni passano, e oggi, che ne ho 26, di auto e moto ne ho viste e provate parecchie. Ho sviluppato nel tempo uno strano senso critico. E per critico non intendo tanto la capacità di giudicare quanto piuttosto una ingombrante vena polemica che spesso mi spinge a gettare fango sulle auto moderne. Sarà forse perché tra le mani ho sempre qualche intrigante youngtimer? Chissà, questa è un’altra storia. Questa è una parte di me, tanto altro lo leggerete nei vari articoli. Benvenuti su Piedi Pesanti !

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